IL PROGETTO LA BASTARDERIA DI NARNI MEMORIE E ARTE
E’ STATO FINANZIATO DALLA FONDAZIONE CARIT
NEL BANDO 2/2021 settore B) Arte, attività e beni culturali
Il Progetto tende a sviluppare l’articolato progetto culturale che l’Azienda sta portando aventi dal 2015 con il prezioso contributo della Fondazione (il restauro della quasi totalità delle opere d’arte (Bandi 2015 e 2017), l’inventariazione e messa in rete del patrimonio Archivistico (Bando 2010), la creazione della Sala Espositiva “Martino Innico Caracciolo” (Bando 2019), la pubblicazione del volume “Il Beata Lucia di Narni. Un patrimonio storico e artistico della Città” (Bando 2018), la Terrazza dei plenaristi (Bando 2020) in corso di realizzazione.
Nell’idea si vuol creare una duplice memoria:
– Quella Orale mediante la creazione di un “Archivio della memoria”; questo sarà composto da una raccolta di interviste a persone che a vario titolo hanno ruotato all’interno del Beata Lucia nel corso del ‘900 al fine di conservare il prezioso patrimonio umano che ha vissuto attorno a questa storica istituzione narnese. Tale archivio sarà tramesso all’interno della sala espositiva diventando una sorta di voce narrante affiancata alla parte archivistica ivi esposta e sarà la base per la realizzazione di una pubblicazione socio-antropologica.
Si sottolinea come il Brefotrofio fosse un luogo emblematico della complessità novecentesca, ricco di coscienza ed identità, dove il conflitto ha risieduto attraverso i drammi e le opportunità delle esperienze umane, sociali, sanitarie e politiche che hanno convissuto. Uno spazio pubblico, istituzionale e al contempo nascosto, a volte negato o narrato sottovoce c che, attraverso la presente progettualità, si intende far riappropriare alla città, mostrando e narrando un pezzo della sua storia mediante la viva voce delle lavoratrici, degli amministratori, dei politici e, soprattutto delle bambine e dei bambini che hanno vissuto l’Istituto Beata Lucia.
– Quella artistica mediante la realizzazione di un pregevole Volume sulla Chiesa intitolata alla Beata Lucia da Narni, alle opere ivi conservate e al progetto di restauro che l’Azienda vuol realizzare al fine di rendere visibile la duplice veste dell’Istituzione protagonista nel campo sociale con le attività e in quello artistico con le opere di pregio conservate (Stefano Parrocel e Filippo Agricola), gli altari e gli stucchi presenti.
GRAZIE ALLA FONDAZIONE CARIT DA SEMPRE VICINA AL BEATA LUCIA NELLO SVILUPPO CULTURALE DELL’AZIENDA